Non so dei vostri buoni propositi perchè non mi riguardano esiste una sconfitta pari al venire corroso che non ho scelto io ma è dell'epoca in cui vivo la morte è insopportabile per chi non riesce a vivere
la morte è insopportabile per chi non deve vivere
Lode a Mishima e a Majakovskij
tu devi scomparire anche se non ne hai voglia e puoi contare solo su te


Anobii

sabato 12 novembre 2011

Pensare.

La follia di un pensiero si insinua nella mente!
Trattienimi nei tuoi pensieri!

Pensieri rimasti tali.

La moralità è solo un vago ricordo di ciò che c'era.
Scoprirsi assetati e affamati dell'impossibile non edifica.
Non conosco più il significato della resa ... bene o male non esiste.
Esiste solo la voglia di te, di noi, di ciò che è stato e forse mai più sarà.




"parole sussurrate che stanno appiccicate in gola
e possono strozzare meglio soffiarle
parole pronunciate che stanno conficcate in gola
e possono far male meglio lasciarle
parole comandate che stanno conficcate in gola
e possono strozzare meglio sputarle"

martedì 25 ottobre 2011

PROTEGE MOI

C'est le malaise du moment
L'épidemie qui s'étend
La fête est finie on descend
Les pensées qui glacent la raison
Paupières baissées, ces visages gris
Surgissent les fantomes de notre lit
On ouvre le loquet de la grille
Du taudis qu'on appelle maison

Protect me from what I want
Protect me from what I want
Protect me from what I want

Protect me, protect me
Protège-moi, protège-moi
Protège-moi, protège-moi

Sommes-nous les jouets du destin?
Souviens-toi des moments divins
Planants, éclatés au matin
Et maintenant nous sommes tout seul
Perdu les rêves de s'aimer
Le temps où on avait
rien fait
Il nous reste toute une vie
pour pleurer
Et maitenant nous sommes tout seul

Protect me from what I want
Protect me from what I want
Protect me from what I want
Protect me from what I want
Protect me, protect me

Protège-moi, protège-moi
de mes désirs
Protège-moi de mes désirs



http://www.youtube.com/watch?v=a_XfB-eLi-4

C'è un angolo di tempo a cui non permetto di ingrigire. E' una porta per rifugiarmi in un limbo mai stato, immobile e mai divenuto in cui ti lascio correre tenendoti per mano, in cui spingo la tua altalena lontano.
In un limbo di tempo in cui dal crepuscolo sono tornata all'alba senza incontrare la notte.
In un limbo di tempo coltivo un giardino di rose bianche senza mai sradicarne nessuna.
In un limbo di tempo non conosco il vuoto ma solo la pienezza di te.
E' un limbo di tempo che non c'è. 
E nelle mani..nulla di te.

venerdì 7 ottobre 2011


Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio...
ed è proprio così che mi sento adesso...nel deserto: non vedo nulla ma c'è qualcosa che risplende..

mercoledì 5 ottobre 2011

riscoperta

Frantumi di pensieri come schegge si conficcano nell'anima. Confusione, nessuna certezza rimane tale e non ci resta che cadere nel vuoto. La vita in fondo non è che una commedia in cui si susseguono tragici eventi catastrofici. Non ci sono più io e non ci sei più tu. Ancora vedo i fili penzolare dai nostri polsi. Entrerò in te senza un perchè.

lunedì 3 ottobre 2011

se dici Pivara è Sarajevska, altrimenti Sarajevsko Pivo!

Prima sensazione: BLU. Apri gli occhi: VERDE. Quando sei dentro:GRIGIO.
Grigio come gli occhi senz'anima di chi osservi sott'occhio. Grigio come l'asfalto, lo stucco, il fiume. La strana confusione che ti crea la città nelle prime ore è difficile da spiegare. Nei nostri cervelli ciò che è bene è bene, ciò che è male è male, ma a Sarajevo no! Così dopo i primi attimi di fibrillazione generale l'occhio s'abitua e il grigio diventa il colore di sfondo. Ora è il BIANCO,quello dei marmi incisi. Passo delle ore a osservare, pensando che fotografare sarebbe macabro! Pian piano tutto ti entra dentro e inizi ad amalgamarti nella città, a imparare a digerire i cibi speziati ad abituare l'occhio ai colori sgargianti sfoggiati dalle donne islamiche e l'orecchio è quasi in trepidante attesa per il richiamo dei muezzin. Ho addirittura apprezzato l'estetica dei cimiteri. Damaschi, rame e stagno. ARCOBALENO. I fiori nelle vasche. FUMO. VETRI ROTTI. ROSE ROSSE. Son tornata più cinica che all'andata.

venerdì 6 maggio 2011

E POI?

e poi c'è la fatica di esser se stessi, di guardarsi intorno e capire che l'intorno è il nostro riflesso... luci, suoni, colori, voci, facce e sentimenti non sono che il nostro risvolto...

e poi c'è la dolce illusione di avere la realtà in mano, la verità assoluta...potrebbe aprirsi una voragine...

e poi c'è la fine .. come un Adone scaraventato giù negli abissi.